L’Italia comincia dai Comuni
Distanze di sicurezza per l’uso dei pesticidi, informazione ai cittadini, sostegno al biologico in città e sui campi: dai territori e dalle associazioni le richieste al piano di azione nazionale sui fitofarmaci.
Link: www.cambialaterra.it/liberi-dai-pesticidi
Vallarsa, dove chi non coltiva bio deve attivare una polizza assicurativa per il risarcimento di spese e danni prodotti dall’inquinamento causato dalla sua attività. Belluno, che volente o nolente si è ritrovata nell’area di produzione del prosecco e nel grande abuso di pesticidi. Carmignano, che dopo il divieto d’uso del glifosato su tutto il territorio comunale e l’approvazione del regolamento che vieta pesticidi sul verde urbano, punta a diventare 100% bio entro la fine del prossimo anno. E ancora Melpignano, dove il Comune concede terreni ai giovani e ai disoccupati a patto che coltivino biologico, e piantino almeno una specie tradizionale. Infine, Tollo, dove i coltivatori bio danneggiati dalla dispersione accidentale di pesticidi da campi vicini hanno diritto a un indennizzo. Sono solo cinque dei quasi 70 comuni italiani che hanno regolamentato l’uso dei pesticidi: una lista parziale destinata ad allungarsi.
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