Uso ininterrotto di pesticidi sulle mele dell’Alto Adige”: il dossier dell’Istituto tedesco.

I dati? Avuti grazie alla querela della Provincia. – Non si trattava di un teorema degli ambientalisti o di un semplice sospetto. Nella produzione di mele in Alto Adige l’utilizzo dei pesticidi è stato, almeno nel 2017, “ininterrotto per svariati mesi”, pure con “esposizione multipla” di diversi prodotti. Una mela avvelenata è l’eredità – sotto forma di dossier e finora inedita – lasciata dal processo che si è concluso lo scorso anno a Bolzano con l’assoluzione di Karl Bär, all’epoca referente per l’agricoltura dell’Istituto ambientale di Monaco di Baviera (Umweltinstitut München).
»Dossier_istituto_tedesco

Era accusato di diffamazione ai danni dell’agricoltura altoatesina a seguito delle querele presentate dall’assessore provinciale Arnold Schuler e da un migliaio di operatori del settore. La Procura di Bolzano aveva fatto sequestrare i dati di utilizzo dei pesticidi degli agricoltori querelanti, ovvero dei libretti che ogni azienda è tenuta ad aggiornare con l’indicazione dei prodotti e delle quantità applicate ai meleti. In quanto prove, erano entrate nella disponibilità della difesa e hanno provocato un formidabile effetto boomerang.